Glossario
Quando la stufa da allarme depressione significa che i fumi prodotti nella combustione non riescono a fuoriuscire correttamente dalla canna fumaria.
Le cause principali in genere sono l’accumulo di sporco o l’otturazione della canna fumaria o dei tubi fumi, che impedisce al fumo di defluire. In questo caso è necessario richiedere al tecnico la pulizia della canna fumaria.
Altra causa possibile possono essere le giornate di vento molto forte: specialmente in zone molto ventose, è necessario che il termine della cappa sia adeguato a questo fenomeno con l’utilizzo di terminali antivento
Il bruciatore, solitamente di forma circolare e realizzato in acciaio inox, è l'elemento che garantisce un'ossigenazione ottimale di stufe e caldaie a pellet. Il bruciatore CSS, brevettato da Laminox, nello specifico permette di raggiungere temperature più elevate dell'intera gamma presente sul mercato, con il risultato di una fiamma pulita e performante ottenuta grazie a fori e geometrie innovative.
La camera di combustione è la parte dell’apparecchio in cui viene bruciato il combustibile, composta da un piano fuoco, da pareti laterali, da un eventuale cielino, e dalla bocca.
Nell'ambito delle stufe a pellet indica un problema legato all’uso di pellet di bassa qualità, che può portare spesso alla fusione delle ceneri nella fase di combustione, con la seguente formazione di residui compatti, collosi e dall’aspetto poroso, la cui presenza danneggia il funzionamento della stufa a pellet.
Fase della combustione nel corso della quale il carbonio contenuto nella legna si combina con l’ossigeno presente nell’aria generando una reazione chimica esotermica con produzione di monossido di carbonio (CO) e di anidride carbonica (biossido di carbonio, CO2).
Detta anche postcombustione; è un’ulteriore combustione ottenuta immettendo rapidamente ossigeno nella parte alta della fiamma e mantenendo il più alto possibile il calore all’interno del caminetto (per esempio con l’inserzione di un deflettore di fumi): ne consegue un’ulteriore ossidazione del monossido di carbonio (CO) in biossido di carbonio (CO2), con aumento del rendimento del processo e abbattimento dei fattori inquinanti.
Il controllo di efficienza energetica per le stufe a pellet (chiamato anche “bollino”) è obbligatorio solo nel caso superino la potenza di 10kW nominali. La maggior parte dei modelli risponde a questo requisito ed è comunque verificabile sul manuale di istruzioni del prodotto. Il controllo è da effettuare all’accensione, e in seguito ogni 2 anni.
Il debimetro fa parte di un sistema intelligente di gestione automatizzata dei parametri di combustione della stufa a pallet. Garantisce un rendimento ottimale della stufa, anche in presenza dell'influenza di fattori esterni, quali possono essere la qualità del pellet utilizzato o il malfunzionamento del sistema di evacuazione fumi.
Le detrazioni fiscali sono lo strumento che permette di rientrare di una percentuale dell’investimento sostenuto per un determinato intervento attraverso la dichiarazione dei redditi; il rimborso della detrazione fiscale avviene in dieci anni. Essendo legata alle disposizioni delle leggi Finanziarie, la detrazione fiscale e la sua percentuale di rimborso sono decise anno per anno.
Per l’installazione a regola d'arte di una stufa o di una caldaia bisogna rivolgersi a un installatore qualificato che verifica le condizioni di corretta installazione. A fine lavori, poi, l'installatore deve rilasciare la Dichiarazione di Conformità e il Libretto d'Impianto; questi due documenti vanno sempre conservati a cura del proprietario dell'impianto e, nel caso del Libretto d'Impianto, questo va aggiornato a ogni manutenzione prevista per l'impianto specifico.
Il kit sanitario è un pacchetto di elementi idraulici applicabile alle stufe a pellet idro per la produzione di acqua sanitaria calda per la propria abitazione in modo da assecondare ogni tipo di esigenza. Il kit di produzione acqua calda sanitaria istantanea necessita di un collegamento ad un serbatoio per la raccolta dell'acqua e di tempi di accensione considerevoli ai fini del mantenimento della temperatura dell'acqua stessa. Grazie anche alla possibilità di collegare il dispositivo ai pannelli solari per bilanciare il consumo di pellet, il kit sanitario offre un discreto vantaggio in termini di risparmio rispetto alla caldaie tradizionali.
Il Libretto di impianto termico è obbligatorio da 22 anni ed il nuovo modello è in vigore dal 15 ottobre 2014 e deve essere compilato, registrato ed aggiornato, a cura dell’installatore o manutentore, nei catasti degli impianti termici regionali.
Combustibile ricavato dalla segatura vergine essiccata e poi compressa in forma di piccoli cilindri con un diametro di pochi millimetri; la capacità legante della lignina, contenuta nella legna, permette di ottenere un prodotto compatto senza aggiungere leganti e sostanze chimiche estranee al legno: si ottiene quindi un combustibile naturale ad alta resa, la cui combustione produce biossido di carbonio (CO2). Grazie alla pressatura, il suo potere calorifico, a parità di peso, è circa il 30% maggiore di quello del legno.
E' definito come “la somma delle unità di energia termica che si liberano durante la combustione di 1 kg di legna”. Nel caso della combustione nei caminetti e in generale utilizzano il cosiddetto “potere calorifico inferiore” (in sigla p.c.i.), che non tiene conto del calore di evaporazione contenuto nel vapore d’acqua prodotto durante la combustione. Il p.c.i. del legno correttamente essiccato all’aria, quindi con tasso d’umidità del 15% circa, è intorno ai 4,3 kWh/m³, contro i circa 10 kWh/l del gasolio e i 9,5 kWh/ m³ del metano.
La pulizia di una canna fumaria collegata a una stufa a pellet va effettuata periodicamente insieme alla manutenzione ordinaria della stufa a pellet, la frequenza dipende dall’utilizzo più o meno assiduo ed è consigliabile farla ogni 30 quintali di pellet bruciato o comunque almeno una volta all’anno.
Stufa a pellet completamente ermetica rispetto all’ambiente di installazione: preleva l’aria (di combustione e pulizia vetro) direttamente dall’esterno e non dal locale dov'è situata. Ideale nelle moderne case passive dove è fondamentale l’isolamento verso l’ambiente esterno. Installabile anche in camera da letto ai sensi della norma UNI10683.
La valvola anticondensa è un elemento indispensabile per preservare la propria stufa a pellet. Esso è un dispositivo esterno alla macchina che serve a bloccare la formazione di condensa nella camera di combustione che è a contatto con caldaia e fasci tubieri. Quando si usano caldaie a pellet o termostufe a pellet con combustibili solidi, il problema della condensa scaturisce dalle particelle di cenere presenti nei fumi di combustione. Entrando in contatto con l’acqua di condensa, i fumi si adagiano sullo scambiatore causando una perdita di performance della macchina e un rallentamento della combustione.